Abbiamo già avuto modo di spiegare quanto siano importanti delle basilari norme igieniche per evitare di contrarre o spargere infezioni, come lavarsi le mani correttamente ed evitare di starnutire tra le mani. Abbiamo inoltre capito come buona parte della popolazione mondiale non dia molta importanza all’igiene delle proprie mani, così come per abitudine siamo portati a usare le stesse portandole alla bocca quando abbiamo bisogno di tossire o starnutire.
In questi giorni stiamo assistendo al fenomeno del Coronavirus e alla preoccupazione crescente per il contagio, ma per questo come per l’influenza o per virus vari che si possono contrarre facilmente nei mesi più freddi vanno seguite le stesse norme igieniche, da aggiungere alle due sopra elencate per ridurre sensibilmente le possibilità di contrarre infezioni alle vie respiratorie. È importante ricordare di essere meno “egoisti” e fare in modo non solo di evitare di contrarre una malattia, ma di cercare di non contagiare chi ci è intorno.
Le precauzioni per evitare il contagio non vanno osservate esclusivamente al di fuori delle mura domestiche, lavarsi le mani appena rientrati è un ottimo modo per evitare di spargere batteri in casa. Sarà buona norma infatti mantenere delle precauzioni anche nelle nostre abitazioni e non solo in luoghi esterni, chiusi e affollati. Oltre a questo, sia in casa che in luoghi pubblici, un valido aiuto per evitare il contagio è quello di pulire le superfici con detergenti chimici e disinfettanti che contengano candeggina / cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico e cloroformio.
Una precauzione molto importante sta nell’evitare di dimenticare in giro i fazzoletti di carta usati per soffiarci il naso, ognuno di questi rappresenta un “covo” di batteri potenzialmente pericoloso per chi si trova nei paraggi. È dunque importante gettare i nostri fazzoletti nella spazzatura di casa, meglio se in un contenitore chiuso, (se siamo a casa con l’influenza è buona norma tenere un cestino vicino al letto) o nei bidoni che incontriamo per strada.
Purtroppo la diffusione di notizie riguardanti questa nuova infezione ha portato a proliferare anche tante false credenze che si diffondono puntualmente sui social network. Per questo è sempre bene non farsi prendere dal panico prendendo per buona ogni diceria che corre sul web. Per quanto il Coronavirus abbia manifestato la propria pericolosità bisogna separare le notizie corrette che ci arrivano dagli scienziati dalle vere e proprie bufale allarmanti che si trasmettono più velocemente del virus stesso.
- Alcuni tra gli interrogativi più frequenti si concentrano ad esempio sulla possibilità che gli animali domestici siano veicolo dell’infezione: al momento non c’è alcuna prova scientifica che individui cani e gatti come veicoli della malattia, ma resta opportuno lavarsi le mani dopo il contatto con i nostri amici a quattro zampe.
- Un’altra diceria da sfatare è quella sui pacchi che provengono dalla Cina o da altre zone focolaio: l’OMS ha infatti chiarito come il virus non resiste a lungo su alcun tipo di superficie, quindi non vi è alcun pericolo di contrarre il coronavirus attraverso pacchi o oggetti che provengono da questi paesi.
- Anche l’uso delle mascherine è oggetto di molte speculazioni e teorie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha espressamente chiarito che l’uso delle mascherine per evitare il contagio da COVID-19 non basta per proteggersi. Le comuni mascherine che vengono usate in città per evitare di respirare lo smog vengono infatti attraversate comunque dal virus in quanto questo è più piccolo dei batteri e delle particelle nocive dovute ai gas di scarico. Anche le mascherine chirurgiche non sono sufficienti a fermare il contagio in quanto lasciano esposti gli occhi, una parte del corpo attraverso il quale il virus può farsi strada tanto quanto naso e bocca. Queste ultime però possono essere molto utili per limitare il contagio nel caso in cui a indossarle sia chi è già stato contagiato o chi teme di essere infetto per limitare le possibilità di spargere la malattia tra le persone con cui si viene a contatto. L’OMS consiglia l’uso delle mascherine chirurgiche anche a chi assiste un malato e spiega come il lavaggio delle mani sia indispensabile in combinazione con la protezione di naso e bocca.
- Un altro mito da sfatare è l’assunzione di antibiotici per prevenire o curare il coronavirus: questo tipo di farmaci infatti è utile ad aggredire e sconfiggere i batteri, ma non funziona con i virus. Quindi evitate l’abuso di farmaci, già negativo di per sé, ma in questo caso soprattutto inutile. Ricordate sempre che solo il vostro medico o una specialista può consigliarvi una terapia, non solo nel caso del coronavirus, ma per ogni patologia.